L‘idealismo tedesco (Fichte e Schelling)




L’idealismo tedesco

Per superare le contraddizioni rimaste insolute nel sistema kantiano nasce una nuova corrente filosofica denominata l'idealismo.

L'idealismo nasce in Germania in un contesto storico ben preciso, che è quello del romanticismo ma mentre l'idealismo è una corrente di pensiero che troviamo nel campo filosofico, il romanticismo è un movimento letterale poetico che si diffonde in tutta l'Europa, ma ambedue le correnti rappresentano il superamento della ragione illuministica e l'affermazione di una nuova visione del mondo che esalta il sentimento l'arte e le tradizioni.

La nuova mentalità romantica esalta le esigenze spirituali e fanno nascere un sentimento nazionalistico interprete di ideali di liberazione dalla dominazione straniera nascono quindi sentimenti forti passioni tempestose riscoperta della natura un'esaltazione della libertà un'avversione alle regole.

In questa cultura romantica uno dei tratti più importanti è l'aspirazione all'infinito, che nasce da un senso di inquietudine che rappresenta un limite, ed ha un bisogno di assoluto; quindi, i romantici arrivano a rifiutare quel Dio che assicurava l'ordine dell'universo, per accogliere un Dio molto più personale, un Dio che partecipava alle sofferenze dell'uomo e quindi un Dio che rappresentava la religione cristiana.

E sarà proprio quell'aspirazione all'infinito che crea una profonda nostalgia per le proprie origini e che farà sentire nell’uomo un senso di carenza e di frustrazione che caratterizza proprio il presente.

Questo vuoto, porterà a pensare che è stata l'epoca della ragione e della scienza ha portare il al nichilismo cioè ad un vuoto di valori tradizionali ed è qui che i romantici si ribellano, in quanto i romantici considerano il presente come il tempo del desiderio e della speranza nell'assoluto.

In Germania, durante il periodo del romanticismo troviamo il poeta Novalis, gli scrittori Schiller e Goethe che vedono nella poesia la più alta forma di arte, alla quale l’uomo deve affidarsi per trovare la libertà assoluta e incondizionata dell’IO.

Con la poesia si può esprimere sentimento, che nella scienza manca, con l’arte si può esprimere il genio artistico, che fonderà il soggetto con l’oggetto, il finito con l’infinito, la natura con lo spirito.

Sarà proprio Goethe a darci un uomo che tiene i piedi a terra, ma che alzerà contemporaneamente lo sguardo sull’assoluto. Per Goethe, la natura divina si identifica con Dio e lo scienziato, d’altra parte, deve coglierne ed interpretarne il significato, arrivando ad accettare la volontà di Dio.

A suo avviso solamente così si realizzerà una sorta di unione tra scienza e poesia derivante dalla consapevolezza del legame intimo tra l'uomo e la vita del cosmo.

Goethe è conscio che il mistero della natura non possa essere totalmente svelato, ma questo non toglie che vi sia una forza che spinge l'uomo sempre oltre nella ricerca, e quest'uomo nelle sue opere è il personaggio del Faust, il quale è disposto a vendere l'anima al diavolo in cambio della sua ambizione conoscitiva.

Tornando all'uomo romantico, nell’idealismo tedesco,  esso tende a rivalutare il passato e la tradizione storica, a differenza dell’uomo illuminista che aveva preferito giudicare il passato, alla luce del presente, e dunque aveva criticato severamente le credenze e le istituzioni,  l'uomo romantico rivaluta così il medioevo, rivaluta le istituzioni qual è la Chiesa e la monarchia, rivaluta l'integrità morale l'eroismo cavalleresco e rivaluta le idee di nazione e di popolo.

Ma il padre dell’idealismo tedesco in senso filosofico sarà Johann Gottlieb Fichte…

 


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